Questa volta, non ci saranno armi e strategie politico militari perché la rivoluzione green partirà dalle piazze.
La “ribellione culturale” è iniziata dalle piazze milanesi dove il progetto denominato “OPEN STREET” ha promesso dura lotta ai mezzi inquinanti.
Si tratta di un piano molto ambizioso volto a sostituire la presenza di mezzi inquinanti per far posto ad aree di convivialità urbana, stimolando la collettività all’uso di mezzi e apparati a bassa emissione.
Una rivoluzione culturale che sta convincendo sempre più i cittadini milanesi, che nonostante le piccole indecisioni del momento, hanno riscoperto il piacere di vivere la città nel pieno dispetto del bene comune e del prossimo.
La rivoluzione green partirà dalle piazze con un ritorno al passato
Torneremo a vedere bambini per le strade, proprio come accadeva 30 anni fa. Quando la città era la vera sala giochi e tutto l’apparato sociale offriva insegnamento, esperienze di vita e aiuto.
Vi consigliamo la visione del breve video realizzato da Geert Kloppenburg che illustra e dimostra quanto la Green Revolution ha effetti incredibilmente positivi.
Piazze colorate a festa e piste ciclabili
Autore di questa fantastica iniziativa è Demetrio Scopelliti, Direttore Urbanistica e Spazio Pubblico, città di Milano. Un giovane capace di intuire e applicare alle necessità della capitale della moda italiana, un modello unico ed efficace.
Abbiamo voluto raccontare questa storia con le parla di Chris Bruntlett dell’Ambasciata Ciclistica Olandese, partendo proprio dal lato ludico dell’iniziativa, di come l’introduzione di un tavolo da ping pong possa unire le persone, di come si progetta e pianifica l’imprevisto e di come la città di Milano ha costruito 60 chilometri di pista ciclabile in un anno.
Sembrano pochi, ma in realtà sono quel tanto che basta, per il momento, a stimolare ed offrire la giusta alternativa alla classica mobilità.
Molto si dovrà ancora fare ma la strada è quella giusto, specialmente se verrà percorsa anche dal giusto mezzo.
A tal proposito, va chiarito che il giusto mezzo risponde ad esigenze funzionali ben precise.
Necessità che spesso le classiche city bike non offrono con conseguente delusione e inefficienza. Per questo è necessario avvicinarci a mezzi leggeri, elettrici e salvaspazio: per offrire a noi stessi la possibilità di vivere la città felici e con efficienza assoluta.